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Diagramma che confronta un’infrastruttura SaaS multi-tenant con un’app B2B custom a sicurezza dedicata, evidenziando differenze di sicurezza e gestione dei dati.

Custom App B2B vs SaaS: come scegliere la soluzione più sicura per i tuoi dati aziendali

Nel panorama digitale attuale, molte aziende si trovano davanti a una decisione strategica: affidarsi a un software SaaS già presente sul mercato oppure sviluppare un’applicazione B2B personalizzata.

Si tratta di una scelta che impatta direttamente su sicurezza, governance del dato, compliance normativa e capacità dell’organizzazione di crescere nel tempo senza vincoli esterni.

Questo articolo ha un obiettivo chiaro: fornire ai decision maker una guida consapevole, basata su criteri tecnici misurabili, per capire quando un SaaS è sufficiente e quando invece un’app personalizzata costituisce l’unica scelta realmente sicura e sostenibile.


SaaS vs Custom: due modelli diversi, due approcci alla sicurezza

SaaS (Software as a Service) e applicazioni custom rappresentano due filosofie opposte di gestione del software.

Il SaaS: velocità, semplicità e infrastruttura condivisa

Il SaaS offre accesso immediato a funzionalità già pronte all’uso, infrastruttura gestita dal fornitore e costi iniziali ridotti.

Il modello è pensato per scalare rapidamente… ma anche per essere condiviso.

Questo aspetto introduce un elemento critico spesso sottovalutato:

Molti SaaS operano su infrastrutture multi-tenant, dove clienti diversi condividono gli stessi layer applicativi e gli stessi database (pur con separazione logica).

In caso di breach, questa architettura può aumentare l’esposizione: una vulnerabilità su un tenant può propagarsi con maggiore facilità sull’intero ambiente.

Le Custom App B2B: controllo, sicurezza e architettura dedicata

Un’applicazione custom permette di definire fin dall’inizio:

  • architettura Zero Trust
  • criteri di access control granulari
  • modelli di crittografia BYOK/CMK
  • configurazione DevSecOps e pipeline di sicurezza proprietarie
  • deployment in ambienti privati (cloud dedicato, ABM, Managed Google Play)

In altre parole: la sicurezza è parte dell’architettura, non un add-on successivo.


Il vero fattore discriminante: quanto sono sensibili i dati che gestisci?

In un contesto B2B, non tutti i dati hanno lo stesso livello di rischio.

Il SaaS può essere sufficiente per gestire informazioni operative non critiche.

Quando invece sono presenti dati sensibili o regolamentati, la logica cambia.

Ecco le tre domande che ogni CTO dovrebbe porsi:

  • Qual è l’impatto di una violazione su questi dati?
  • Quali normative regolano la loro gestione?
  • Abbiamo bisogno di controlli di sicurezza che non possono essere delegati?

Se a una di queste domande la risposta è “sì”, è necessario valutare seriamente soluzioni personalizzate.


Confronto professionale: Security & Compliance

Di seguito trovi un confronto concreto tra SaaS e Custom B2B, focalizzato sulle dimensioni critiche per chi gestisce dati aziendali strategici.

Recupero dati post-breach

  • SaaS: il percorso di recovery dipende dal provider. I tempi e le modalità non sono governabili internamente.
  • Custom: si definisce un piano di disaster recovery proprietario, con controllo su RTO, RPO e procedure di ripristino.

Controllo dati (BYOK/CMK)

  • SaaS: pochi fornitori permettono di utilizzare chiavi di cifratura proprie.
  • Custom: il controllo è totale. La gestione delle chiavi è integrata nella governance aziendale.

Conformità normativa

Regolamentazioni come GDPR, NIS2, PCI-DSS, HIPAA richiedono spesso controlli avanzati che i SaaS generici non possono garantire.

  • SaaS: difficoltà di adeguamento a normative specifiche o settoriali.
  • Custom: la compliance può essere costruita a livello architetturale.

Access Control

  • SaaS: ruoli e permessi spesso rigidi e limitati.
  • Custom: access control modellato sui processi aziendali reali.

Incident Response

  • SaaS: il provider gestisce incidenti e comunicazioni. I tempi sono esterni al controllo aziendale.
  • Custom: è possibile integrare processi interni di detection, escalation e remediation.

Patch Management

  • SaaS: aggiornamenti automatici, ma non sempre prevedibili.
  • Custom: aggiornamenti coordinati, testati e pianificati in base alle policy aziendali.

Data Ownership

  • SaaS: spesso i contratti non offrono pieno controllo sulla localizzazione o sulla portabilità del dato.
  • Custom: pieno controllo su dove i dati risiedono, come sono trattati e per quanto tempo sono conservati.

Il costo nascosto: la sicurezza retrofit

Uno dei punti più rilevanti riguarda la gestione dei costi nel lungo periodo.

Integrare sicurezza e privacy dopo aver adottato una soluzione non pensata per gestire dati sensibili può costare:

da 5x a 10x rispetto allo sviluppo nativo Security-by-Design.

Questo vale soprattutto per settori che operano con:

  • workflow critici
  • requisiti normativi stringenti
  • audit periodici
  • processi di certificazione (ISO 27001, SOC 2, ecc.)

Per questi scenari, la scelta del SaaS può generare un debito tecnico di sicurezza difficile da gestire nel lungo termine.


Quando scegliere un’app Custom B2B

L’applicazione personalizzata è la scelta consigliata quando sono presenti uno o più di questi criteri:

  • gestione di dati sensibili o critici
  • requisiti normativi complessi o settoriali
  • necessità di controllo totale sul ciclo di vita del software
  • processi aziendali unici difficili da adattare a soluzioni standard
  • orizzonte di utilizzo superiore ai 5 anni
  • integrazione profonda con sistemi interni o infrastrutture proprietarie

In questi casi, il SaaS rischia di introdurre limitazioni e vulnerabilità strutturali.


Quando il SaaS rimane una soluzione valida

Il SaaS rimane una scelta efficiente e sostenibile quando:

  • i dati gestiti non sono critici
  • il rischio operativo è basso
  • l’azienda preferisce ridurre l’effort iniziale
  • la personalizzazione richiesta è minima
  • i processi interni sono facilmente adattabili

In altre parole: quando la priorità è la rapidità di adozione e la sicurezza richiesta è standardizzata.


Approccio consulenziale: come valutare la scelta in modo oggettivo

Una decisione razionale dovrebbe passare attraverso un assessment strutturato che analizzi:

  1. tipologia dei dati gestiti
  2. requisiti normativi
  3. rischio operativo in caso di breach
  4. necessità di controllo sugli accessi
  5. frequenza degli audit
  6. necessità di integrazione con sistemi esistenti
  7. impatto del lock-in tecnologico sui processi futuri

Solo attraverso questo tipo di valutazione è possibile evitare scelte impulsive o basate solo sul costo iniziale.


La filosofia Appytech: sicurezza come principio architetturale

Appytech adotta un approccio basato su:

  • DevSecOps integrato (SAST, DAST, IaC scanning)
  • Zero Trust Architecture
  • Encryption BYOK/CMK
  • Audit trail completo
  • Deployment privato (ABM, Managed Google Play)
  • Compliance normativa italiana ed europea

L’obiettivo è semplice: rendere la sicurezza un elemento strutturale del software, non un componente aggiuntivo.


Conclusione: la scelta dipende dal rischio, non dalla tecnologia

SaaS e Custom App sono strumenti diversi pensati per esigenze diverse.

La domanda non è “quale tecnologia è migliore?”, ma:

“Quale modello ci offre il controllo e la sicurezza necessari per il nostro livello di rischio?”

Se i dati sono critici, regolamentati o strategici, il modello custom permette di costruire protezioni adeguate.

Se invece l’obiettivo è rapidità di adozione su dati non sensibili, il SaaS rimane un’opzione valida.


Se desideri valutare in modo oggettivo rischi, costi e benefici tra SaaS e applicazione custom, Appytech può supportarti con un assessment tecnico-strategico basato sui tuoi processi aziendali.

Contattaci per analizzare insieme la soluzione più adatta al tuo scenario.